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CAMBIAMENTI
CLIMATICI

 I paesi in via di sviluppo contribuiscano in misura minore ai cambiamenti climatici; tuttavia, sono quelli che subiscono le conseguenze più gravi. Alluvioni, periodi di siccità prolungati, desertificazione, aumento delle temperature e perdita di biodiversità colpiscono in particolare queste nazioni.


INFO

APPROFONDISCI

Il cambiamento climatico è un evento epocale che tocca tutti gli esseri viventi del pianeta. Originato dal consumo di combustibili fossili nei paesi industrializzati, e aggravato dalla deforestazione, investe principalmente i paesi del Sud del mondo. In aree già al limite dell’abitabilità un anche minimo innalzamento della temperatura può determinare l’impossibilità di continuare a viverci e costringere gli abitanti ad emigrare. I cambiamenti climatici inducono profonde trasformazioni sul territorio e sulle sue risorse e risulta fondamentale conoscere i fattori che ne regolano i processi per poterne valutare gli effetti e le ricadute socio-economiche che ne derivano in modo tale da poter mettere in atto strategie sostenibili e forme di resilienza in grado di proteggere e consentire un adeguato sviluppo delle comunità locali.
Nei suoi progetti di cooperazione e ricerca il CISAO promuove costantemente tecniche e pratiche atte a eliminare le cause del cambiamento climatico e a mitigarne gli effetti, tramite la condivisione di conoscenze, competenze e risorse. Tra queste ci sono il ricorso a energie rinnovabili, ad un uso sostenibile dell’acqua, la diminuzione e l’eliminazione dell’uso della biomassa come combustibile domestico, la riforestazione, l’agroforestazione.

PUBBLICAZIONI
  • Bonetto, S.; Facello, A.; Cristofori, E.I.; Camaro, W.; Demarchi, A. An Approach to Use Earth Observation Data as Support to Water Management Issues in the Ethiopian Rift. In Climate Change Adaptation in Africa: Fostering Resilience and Capacity to Adapt. Climate Change Management; Leal Filho, W., Belay, S., Kalangu, J., Means, W., Munishi, P., Musiyiwa, K., Eds.; Springer: Cham, Switzerland, 2016; pp. 357–374.
  • Dan-Badjo, A.T.; Diadie, H.O.; Bonetto, S.M.R.; Semita, C.; Cristofori, E.I.; Facello, A. Using Improved Varieties of Pearl Millet in Rainfed Agriculture in Response to Climate Change: A Case Study in the Tillabéri Region in Niger. In Climate Change Research at Universities: Addressing the Mitigation and Adaptation Challenges; Leal Filho, W., Ed.; Springer International Publishing: Cham, Switzerland, 2017; pp. 345–358.
  • Dan-Badjo, A.T.; Diadie, H.O.; Bonetto, S.M.R.; Semita, C.; Cristofori, E.I.; Facello, A. Using Improved Varieties of Pearl Millet in Rainfed Agriculture in Response to Climate Change: A Case Study in the Tillabéri Region in Niger. In Climate Change Research at Universities: Addressing the Mitigation and Adaptation Challenges; Leal Filho, W., Ed.; Springer International Publishing: Cham, Switzerland, 2017; pp. 345–358.
  • Lasagna, M.; Bonetto, S.M.R.; Debernardi, L.; De Luca, D.A.; Semita, C.; Caselle, C. Groundwater Resources Assessment for Sustainable Development in South Sudan. Sustainability 2020, 12, 5580.
  • Perotti, L.; Dino, G.A.; Lasagna, M.; Moussa, K.; Spadafora, F.; Yadji, G.; Dan-Badjo, A.T.; De Luca, D.A. Monitoring of Urban Growth and its Related Environmental Impacts: Niamey Case Study (Niger). Energy Procedia 2016, 97, 37–43.
  • Bechis S. Possible impact of pelletised crop residues use as a fuel for cooking in Niger – Capitolo per “Renewing Local Planning to Face climate Change in the Tropics. Bridging Modern and Traditional Knowledge”, a cura di M. Tiepolo, A. Pezzoli, V. Tarchiani, 2017. (https://link.springer.com/book/10.1007%2F978-3-319-59096-7)
  • Solo N.,Ramanankierana N.P., Miasa E., Donno D., Baohanta R., Rakotoniaina R.E., Soifoini T., Giacoma C., Beccaro G.L (2020). Seasonal climatic change affects lychee (Nephelium lychee Cambess) phenology in Madagascar. ACTA HORTICULTURAE, vol. 1267, p. 125-130, ISSN: 0567-7572, doi: 10.17660/ActaHortic.2020.1267.20

Progetti

CLICHA

Climate Change in Agriculture

Periodo: 15/10/17 – 14/10/25

RU Responsabile: FORTINA Riccardo

Finanziatori: EUROPEAN COMMISSION

Descrizione: Tra i vari argomenti che potrebbero essere affrontati nella prospettiva della protezione ambientale, il consorzio ha scelto l’agricoltura perché questa gioca un ruolo vitale nell’economia tunisina. L’economia agricola e rurale hanno subito un declino dovuto all’insostenibilità degli attuali sistemi di produzione, all’accesso inadeguato al mercato e al basso profitto in agricoltura. Questi limiti sono stati ulteriormente amplificati dal cambiamento climatico, che si stima ridurrà ancora la produzione alimentare in Tunisia, principalmente per la mancanza di precipitazioni; si prevede infatti un loro decremento dal 10 al 30% entro il 2050. Il consorzio del progetto adotta un approccio interdisciplinare a questo complesso problema; varie discipline sono chiamate in causa per realizzarlo. Tutti le sei IES aderenti al progetto lavoreranno insieme in questa direzione con il supporto di partner più “tecnici”. Quindi, il consorzio ha deciso di chiamare il progetto “Climate Change in Agriculture/Cambio Climatico in Agricoltura-CLICHA per segnalare che nuovi approcci all’agricoltura sono essenziali, oggi più che mai. L’obiettivo generale di questo progetto è quello di formare studiosi qualificati che potranno contribuire allo sviluppo di un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente rapidamente assorbiti dal mercato del lavoro. Questi scienziati potrebbero diventare un elemento chiave per una trasformazione sociale più attenta alla sostenibilità in agricoltura, alla produzione, ai consumi e allo stile di vita.

LIVECLIC

Sustainable Adaptation of Livestock Production to Climate Change

Periodo: 01/03/22 – 31/12/23

RU Responsabile: FORTINA Riccardo 

Finanziatori: EUROPEAN COMMISSION

Descrizione: LIVECLIC è un progetto sulla tematica dell’adattamento sostenibile ai cambiamenti climatici nel contesto della produzione zootecnica. L’obiettivo principale è la progettazione e lo sviluppo di corsi di formazione per sensibilizzare tutte le parti interessate del settore che contribuiranno allo sviluppo di un’agricoltura più sostenibile e rispettosa dell’ambiente. I destinatari dei corsi saranno allevatori, membri di associazioni cooperative, operatori del settore alimentare, professionisti nel campo dello stoccaggio, trasporto e logistica, organizzazioni dei consumatori e, non per ultimi, i consumatori che avranno così  l’opportunità di cambiare abitudini e stili di vita scegliendo una dieta più sana e di conoscere le buone pratiche per ridurre gli sprechi alimentari. I risultati educativi potrebbero essere utili per l’intera società in termini di un approccio più sostenibile all’agricoltura, la produzione, il consumo e la vita.