La Summer School TOAfrica giunge quest’anno alla quinta edizione (17-21 giugno, Campus Einaudi, Torino), dedicata al tema “ Mobility and Migration in Africa: A South-South Perspective”.
La Summer School, che nasce nell’ambito del programma di scambio Erasmus con l’Università di Makerere di Kampala (Uganda), vede tra i partner il Nordic Africa Institute (NAI) di Uppsala, il laboratorio “Les Afriques dans le monde (LAM)” dell’Università di Bordeaux e il Consorzio delle ONG Piemontesi (COP). Si tratta di una settimana intensiva di lezioni, dibattiti e lavori in gruppo, che offre agli studenti universitari e ai professionisti un quadro tematico del continente africano, con particolare attenzione per le regioni subsahariane.
L’Africa è spesso rappresentata come un continente caratterizzato da una grande emigrazione verso il Nord globale, ma la maggior parte delle migrazioni avvengono all’interno del continente stesso. Le intricate dinamiche delle migrazioni intra-africane mettono in luce i modelli storici e geografici di mobilità tra le regioni africane. Le mobilità Sud-Sud coinvolgono anche gli spostamenti tra i paesi del Sud globale, sempre più riconosciuti nel discorso sulla migrazione. Mentre le narrazioni tradizionali enfatizzano la migrazione dal Sud globale al Nord globale, c’è un crescente riconoscimento dell’importanza della migrazione Sud-Sud nella formazione dello sviluppo economico e del trasferimento di conoscenze. I fattori economici dominano spesso le narrazioni sulla migrazione, ma vanno riconosciuti ed evidenziati anche quelli culturali, che influenzano significativamente le dinamiche della migrazione, incidendo sulle questioni identitarie e sulle connessioni transnazionali.
Un aspetto spesso trascurato della migrazione e della mobilità è quello non umano, in particolare degli animali, che può avere implicazioni significative per la trasmissione delle malattie e la salute. I cambiamenti nei modelli di migrazione non umana dovuti a fattori come il cambiamento climatico o la distruzione dell’habitat possono influenzare le dinamiche delle malattie. Inoltre, la migrazione non umana influisce sulla salute degli ecosistemi e sulla biodiversità, influenzando la salute umana.
I modelli di migrazione in Africa sono anche legati allo sviluppo delle infrastrutture e viceversa. L’urbanizzazione e la crescita delle città generano domanda di investimenti nelle infrastrutture, mentre i flussi migratori plasmano la distribuzione della popolazione e la necessità di servizi essenziali.
La Summer School TOAfrica 2024 ha come obiettivo di fornire una comprensione sfumata della migrazione e della mobilità Sud-Sud, viste come uno spettro di realtà complesse plasmate da fattori storici, economici, culturali e ambientali.
Dal 17 al 21 giugno presso il Campus Luigi Einaudi di Torino.
Per approfondimenti consultare il sito: https://www.toafrica.it